Il Triangolo Lariano è un'area di notevole interesse per gli appasionati di Scienze della Terra. Il territorio è caratterizzato da formazioni rocciose sedimentarie Mesozoiche di origine marina che racchiudono interessanti tracce fossili degli organismi del tempo. Inoltre l'abbondanza di natura carbonatica determina la presenza di rilevanti fenomeni carsici superficiali profondi. Anche i ghiacciai quaternari, che a più riprese durante il Pleistocene invasero la zona, hanno modellato il territorio con intensi processi di erosione, e, a loro ritiro, hanno abbandonato singoli blocchi rocciosi o cumuli di detriti rocciosi da loro trasportati, dando origine rispettivamente, ai massi erratici (o trovanti) e ai depositi morenici. Per far conoscere alcuni dei più interessanti aspetti geologici del Triangolo Lariano negli anni Sessanta un'associazione ambientalista locale, il Gruppo Naturalistico della Brianza, con la collaborazione del Comune di Canzo, della Comunità Montana e dell'Azienda Autonoma di Soggiorno, ha realizzato un sentiero didattico lungo la mulattiera che dalle fonti di Gajum, poco sopra Canzo, si inoltra nella valle del torrente Ravella, affluente di sinistra del Lambro all'altezza del paese di Canzo.Tra le manifestazioni geologiche segnalate da specifici cartelli lungo il sentiero, si possono ricordare le rocce calcaree stratificate di origine marina che caratterizzano il Triangolo Lariano; i massi erratici di serpentino, granito e gneiss trasportati dai ghiacciai e abbandonati al loro ritiro; una macina di ceppo e la "Marmitta dei Giganti", curiosa cavità scavata nelle rocce del letto del torrente Ravella dal moto rotatorio vorticoso di sabbie e ghiaie trasportate dalle acque.Lungo il sentiero Geologico si può incontrare anche il Santuario di S.Miro al Monte, espressione della religiosità popolare della gente di Canzo.Edificato a partire dal 1643 e consacrato nel 1660, il piccolo edificio - a cui è annesso un piccolo Santuario - sorge nel luogo in cui, secondo la tradizione, si trovava l'eremo di San Miro Paredi.Questo Santo eremita, nato a Canzo intorno al 1306, qui visse in solitudine e penitenza, prima di ritirarsi a Sorico dove morì nel 1381.Numerosi sono i miracoli a lui attribuiti: tra i più cari alla fantasia popolare quelli legati al dono della pioggia durante periodi di gravi carestie e siccità. Come si raggiunge
Il sentiero Geologico è diviso in due tratti: A e B.Il primo tratto inizia alle Fonti di Gajum (485 m) e termina sotto il Santuario di S.Miro al Monte (600 m; ore 0,40).Il secondo tratto invece prosegue verso la parte alta della valle e termina all'Azienda Agrituristica Corni di Canzo (ex Rifugio Terz'Alpe), un antico edificio tra prati e pascoli che un tempo era la terza località di alpeggio della Val Ravella (800 m; ore 1,40).
Possibili varianti
L'Azienda Agrituristica Corni di Canzo (ex Rifugio Terz'Alpe) è un ottimo punto di partenza per escursioni su alcune tra le cime più note del Triangolo Lariano:
il Rifugio SEV di Pianezzo (1225 m; ore 1,15), sul vasto pianoro alla base dei Corni di Canzo, dal quale si può affrontare la salita alle tre cime rocciose dei Corni: quello Occidentale (1373 m), quello Centrale (1368 m) e quello Orientale (1232 m);
il Sasso Malascarpa (1198 m; ore 1,30) e il Monte Prasanto (1244 m; ore 0,15; 1,45) con le manifestazioni geo morfologiche carsiche; eventualmente si può proseguire fino a raggiungere il Monte Rai (1259 m; ore 0,15; 2,00), da cui si gode una splendida vista sui laghi della Brianza.
il vicino Rifugio Marisa Consiglieri ore 0,30; 2,30) della Società Escursionisti Civatesi è un ottimo punto di appoggio, prima del ritorno.
Grado di difficoltà: elementare.