Un itinerario ad anello che da Canzo (Gajum) porta a Terz'Alpe passando per il Sasso Malascarpa, Monte Rai, Monte Cornizzolo e San Miro. Dalla stazione ferroviaria di Canzo si seguono le indicazioni per le fonti di Gajum (20'): di qui si segue la strada acciotolata fino ad un tornante, quindi si imbocca il sentiero in direzione Terz'Alpe: questo primo tratto è parte del percorso geologico (vedi molteplici pannelli didattici) dove si trovano, disseminati qua e là, numerosi massi erratici provenienti dalla Valtellina e dalla Val Masino. Il sentiero segue il corso del fiume attraversandolo qua e la su alcuni ponticelli in legno ed incontrando anche una sorgente. Giunti a Terz'Alpe (possibilità di ristoro) si prosegue la salita in direzione Corni di Canz e dopo pochi minuti si gira a destra verso la Colma di Val Ravella. Il percorso si snoda in boschi di noccioli, carpini, aceri e frassini giungendo dapprima fino ad un prato da dove poi si inerpica fino alla Colma di Val Ravella.Questo è il confine della riserva del Sasso Malascarpa nonchè quello della Comunità Montana. Da qui si dipartono diversi sentieri: uno risale a sinistra verso i Corni di Canzo, un'altro prosegue verso Valmadreraed il Monte Moregallo, mentre a destrasi ssale verso il Sasso Malascarpa. L'itinerario prevede la salita verso quest'ultimo attraverso un ripido sentiero all'ombra di un bosco di abeti, fino a giungere ad una zona rocciosa che in breve porta alla cresta di vetta. Il panorama che si apre davanti agli occhi è notevole: si spazia dal Monte Rosa, al Cervino fino al Finsteraarhorn (alpi occidentali) oltre che il Monte S.Primo, Il Badile, Cengalo (Alpi Retiche), le Grigne ed i Corni di Canzo. Notevole è anche la vista sulla pianura e sugli appennini nelle belle giornate oltre che sulla Biranza e su Milano. Da qui si segue la cresta panoramica in direzione Monte Rai. Dopo alcuni minuti vi è la possibilità di scendere ad un belvedere (5 min) per poter ammirare formazioni geologiche particolari. Poco prima dell'antenna si può scegliere se proseguire in direzione rifugio SEC - Monte Cornizzolo o proseguire per la cima del Monte Rai (40 min circa). Dal Rifugio SEC si prosegue per evidente traccia fino al Monte Cornizzolo dove è presente una grande croce di vetta. Dalla vetta si scende nuiovamente fino al rifugio e si ritorna vesro il Monte Rai: in prossimità della vasca antincendio girare a sinistra e seguire il sentiero che conduce all'Alpe Alto dove è presente un'area pic nic ed una sorgente. Da lì Scendere seguire le indicazioni per Gajum e S. Miro, seguendo un itinerario che dapprima oltrepassa un bosco di abeti, poi scende in un rado bosco fino a raggiungere il fiume ed in breve arriva a S. Miro, fondata nel corso del XVII secolo: sebbene ampiamente ricostruita tanto da sembrare nuova di pacca, dona comunque un'atmosfera piacevole a questo angolino silenzioso: il posto giusto per una breve sosta prima della salita più impegnativa; consigliata anche un'adeguata scorta d'acqua miracolosa presso la vicina fontana (ovviamente la sorgente sgorgò grazie alle preghiere dell'eremita San Miro - XIV° sec. - che qui viveva in ritiro nutrendosi di bacche e dormendo sulla nuda terra).
DIFFICOLTA': Facile
TEMPO DI PERCORRENZA: 5 - 5,5 ore