Frazione/Località
Campoé
Origine
L’origine del Santuario della Madonna di Campoè è complessa. Si ritiene che il
luogo su cui sorge ospitasse nell’antichità un miliario romano che fu
trasformato in edicola cristiana nel corso dell’alto medioevo. Questa primitiva
cappella viaria subì i primi ampliamenti nel Cinquecento: essa fu dotata di un
affresco della Madonna del latte e di
un portico che, in seguito, fu inglobato nella struttura.
L’evento che
diede avvio al cambiamento radicale dell’edificio originario avvenne nel 1626.
In quell’anno, infatti, la Vergine apparve ad una ragazza, parzialmente
inferma, che stava curando le pecore e la guarì: la notizia del miracolo si
diffuse ben presto nella zona e la piccola edicola, divenuta meta di
pellegrinaggi, fu ampliata e decorata.
Modifiche e
restauri si susseguirono anche nei secoli successivi.
Descrizione esterna
Dal centro di Caglio, una strada conduce al santuario; lungo questa
strada furono costruite, nel 1951, quindici cappelle riguardanti i Misteri del
Rosario.
Esternamente
l’edificio si presenta con un portico antistante la facciata. Lungo il lato
sinistro, la cappella laterale ed il locale della sacrestia fuoriescono dal corpo
principale della chiesa, così come avviene lungo il fianco opposto con l’altra
cappella; dietro a questa si innalza la torre campanaria.
Sopra la porta
d’ingresso, un affresco ricorda l’evento miracoloso del 1626.
Descrizione interna
L’interno è formato da un’aula ad unica navata, divisa in due campate,
e da un presbiterio; alla navata furono aggiunte nel Settecento due cappelle
laterali: una dedicata a sant’Antonio da Padova e l’altra ai santi Carlo e
Filippo Neri.
Entrando nel
santuario si è subito colpiti dalla ricchezza delle pitture di soggetto mariano
e degli stucchi. La decorazione pittorica fu conclusa nel 1897 da Romeo Rivetta
di Melegnano, il quale la terminò e restaurò gli affreschi già presenti; quella
scultorea invece appartiene a periodi diversi, tra il XVII e il XVIII secolo.
Nella parte superiore della controfacciata, il riquadro affrescato con l’Incoronazione della Vergine è affiancato
da stucchi raffiguranti il Peccato
originale, a sinistra, e la Madonna
del latte, a destra.
La volta della prima campata presenta al centro l’Assunzione della Vergine e sulle vele, alternate a busti di Santi in monocromo, scene della vita di
Maria: Natività, Fuga in Egitto, Apparizione
di Cristo e Morte della Vergine.
Il tutto incorniciato da stucchi con cesti di frutta.
La volta della seconda campata ha la stessa impostazione della precedente: al
centro è affrescata l’Immacolata, mentre
sulle vele altri episodi mariani: Nascita
della Vergine, Visitazione, Sposalizio e Presentazione al tempio. Elementi fitomorfi, angeli e medaglioni
con le Virtù cardinali in stucco
completano la decorazione.
Dalla seconda campata si accede alle cappelle laterali (sul sottarco sono
rappresentati alcuni simboli attribuiti alla Madonna): entrambe (di San Carlo e
San Filippo Neri a destra, di Sant’Antonio da Padova a sinistra) presentano gli
altari addossati alla parete verso il presbiterio e le volte ornate da stucchi
e pitture in monocromo rappresentanti Angeli.
Nelle lunette delle pareti del presbiterio sono riemerse due figure,
presumibilmente appartenenti alla campagna decorativa secentesca: l’Angelo annunciante a destra e una Santa a sinistra, la quale è affiancata
dall’Annunciazione di Romeo Rivetta.
La parete di fondo ospita un altare la cui ancona incornicia la Madonna del latte, realizzata nel 1508
su commissione di Antonio Pellecani; la Vergine ed il Bambino sono accompagnati
da angeli musicanti coevi, mentre nella parte superiore vengono incoronati da
altri angeli risalenti ad un’epoca posteriore. La volta è ornata da festoni
vegetali e cherubini in stucco e da Angeli
musicanti affrescati nelle vele.
Due aperture conducono ad un locale situato dietro il presbiterio: qui ha
trovato collocazione la Madonna del
cardellino, affresco ottocentesco trasportato su tela che, per lunghi anni,
celò la Madonna del latte.
Bibliografia
g. moreno vazzoler, Santuario della Madonna di Campoé,
Lecco, 1998
Il santuario della Madonna di Campoé in Caglio: una
storia scritta nella vita di una comunità,
a cura della Parrocchia di Caglio
Accessibilità
Altro.