ALTITUDINE Mt. 264
Il lago di Pusiano, cantato dal Monti e dal Parini, conserva quel carattere romantico e tranquillo che lo rese celebre nell’Ottocento. Il nome di Pusiano è citato per la prima volta da Bonvesin della Riva nel 1288, come ”Pucilliano”, denominazione che si ritiene derivi da famiglia gentilizia romana ”Pusillianus”. Dell’epoca romana, tranne il toponimo del paese e di una valle romana posta verso l’abitato di Eupilio, non rimane alcun ricordo, mentre si sono trovati numerosi resti di un’età più antica, relativi a insediamenti palafitticoli nelle torbiere presso il lago e nelle vicinanze dell’isola dei cipressi come testimoniano le ricerche fatte dall’abate Stoppani nel 1800. Del periodo Medioevale non si conosce niente di preciso, ma è molto probabile che vi esistessero delle fortificazioni come negli altri centri appartenenti, insieme a questo, alla Pieve di Incino. Di un castello si parla in un documento del 1579, ma non ne rimane purtroppo traccia. Nel XVI secolo il borgo faceva parte della squadra dei Mauri che, nella seconda metà del secolo, fu unita dal marchese Sfondrati a quella vicina di Nibionno, in un unico grande feudo. A Pusiano abitò il celebre pittore Segantini che realizzò una delle più importanti sue opere: I’«Ave Maria a trasbordo», ispirato da un suggestivo tramonto sul lago. Di notevole interesse è il palazzo Carpani, ancor ricco di decorazioni di varie epoche, che appartenne al Vicerè Eugenio Beauharnais. Il palazzo, che domina la parte orientale del villaggio, era stato eretto pare dai Visconti, poi passato ai Carpani quindi ai Casnati nel 1600. La parrocchiale è intitolata alla Natività di Maria Vergine, mentre di particolare interesse è il piccolo santuario della Madonna della Neve, situato sulla collina antistante il Lago.