Origine
Sconosciuta.
Si ritiene che il primo edificio fosse stato costruito in epoca
medievale e in stile romanico, come può essere testimoniato dal campanile; fu modificato
nel corso dei secoli, subendo rimaneggiamenti ed ampliamenti.
Descrizione esterna
La chiesa presenta una facciata a capanna ornata alla sommità da
archetti pensili; vi si aprono il portale, due monofore e il rosone sormontato
da una nicchia che ospita la statua della santa titolare. Il portale è datato
1480 (l’anno è inciso sull’arco); è decorato da un affresco sulla lunetta,
raffigurante Santa Tecla, e da
bassorilievi sull’architrave, con l’Annunciazione (ai lati) e la Pietà
(al centro).
Il campanile, che si innalza lungo il
fianco sinistro, rivela la sua origine romanica. Sullo stesso lato una nicchia
con arco a tutto sesto ospita un bassorilievo in terracotta con una Madonna in trono con Bambino.
La parte posteriore dell’edificio è
caratterizzata da due strutture rettangolari: una è ornata da una bifora murata
e da un pannello bronzeo di fattura recente con l’Annunciazione.
Descrizione interna
L’interno dell’edificio presenta un’unica navata, divisa in quattro
campate, lungo le cui pareti si aprono quattro cappelle laterali. La volta
dell’aula e quella del presbiterio sono decorate da affreschi realizzati dal
pittore Beghi nel 1908; essi raffigurano, dal portale verso il presbiterio, Angeli musicanti, la Sacra Famiglia, la Gloria di santa Tecla e la Gloria
dell’Eucarestia.
La prima cappella a sinistra, che svolge la funzione di battistero, conserva
due affreschi: sulla parete di fronte si può osservare il secentesco Battesimo di Gesù,
mentre su quella laterale l’Uomo dei
dolori, accompagnato dai simboli della Passione e da due Angeli, dipinto
firmato da Bartolomeo De Benzi, pittore nativo di Torno, nel 1502.
Superiormente si trova un coevo rilievo della Madonna in trono con Bambino.
Proseguendo
lungo il fianco sinistro della chiesa, si incontra un ingresso laterale e, poco
più avanti, un’altra cappella che ospita un gruppo scultoreo ligneo,
Pietà e dolenti, risalente
probabilmente all’inizio del XVI secolo, sul quale si nota l’originale
policromia.
Nel presbiterio, con altare e leggii in scagliola, è conservata una tela tardo
cinquecentesca raffigurante la Gloria di
santa Tecla.
Tornando nella navata si incontra una cappella in cui vi è conservata una Crocifissione con santi tardo
secentesca/settecentesca.
Procedendo
verso la controfacciata, si nota un ingresso laterale che è stato aperto nella
parete in origine decorata da affreschi, di cui oggi rimangono soltanto dei
lacerti: si riconoscono San
Rocco, l’Angelo
annunciante facente parte di un’Annunciazione
a cui, presumibilmente, assisteva Dio Padre e il resto di una Madonna in trono. Tali dipinti furono
realizzati, con ogni probabilità, durante la campagna decorativa che vide
attivo il De Benzi nella prima cappella sinistra e in quello che attualmente
risulta essere il sottotetto.
Infine, nella prima
cappella a destra, una tela rappresenta una Madonna
in torno con Bambino e san Giovannino.
La chiesa di Santa Tecla ospitò per
diversi secoli la prima opera conosciuta del pittore Andrea De Passeris di
Torno: l’Assunzione della Vergine,
datata 1488, ora conservata presso i depositi della Pinacoteca di Brera a
Milano.
Bibliografia
c. meroni,
Antichi edifici religiosi del Triangolo
Lariano, Varese, 2011
a. rovi,
Santa Tecla di Torno e gli affreschi di
Bartolomeo de Benzi, Como, 2003
Accessibilità
Si