Frazione/Località
Vico
Origine
Medievale.
La chiesa fu fondata dall’Ordine degli Umiliati,
dedito ad attività caritative ed ospedaliere. Nel 1499 l’edificio religioso fu
soggetto ad alcuni interventi di ristrutturazione, di cui si era fatto
promotore Galeazzo Lavezzari, rettore dell’ospedale.
Descrizione esterna
Situata fuori dal centro abitato di Nesso, Santa Maria, il cui esterno
è a pietre a vista, è connessa ad alcune strutture civili,
tramite un portico che le collega alla facciata e che funge da antro di
accesso.
La strada costeggia il fianco sinistro
della chiesa caratterizzato dalla torre campanaria, con orologio e campane, e
da due riquadri affrescati, raffiguranti una Pietà e una Madonna in trono
con Bambino; tali dipinti furono realizzati da Bartolomeo De Benzi (pittore
nativo di Torno, attivo tra la fine del XV secolo e l’inizio del successivo)
nel 1504, in occasione dell’intervento decorativo commissionato dal Lavezzari
stesso. Al di sotto si può notare una porta, con arco a tutto sesto, murata,
probabilmente l’ingresso primitivo.
Descrizione interna
L’interno si presenta con un’aula ad unica navata con copertura lignea, divisa
in due campate da un arco ogivale, e con un presbiterio rettangolare. È ricco
di testimonianze artistiche risalenti ad epoche differenti.
Sulla controfacciata,
ai lati del portale di ingresso due figure, facenti parte di un riquadro
mutilato a causa dell’apertura della porta, accolgono il fedele: si tratta di San Cristoforo e San Sebastiano.
Proseguendo, si può osservare che la decorazione della prima campata destra è
divisa su due registri. In quello inferiore si riconoscono, da destra a
sinistra: Sant’Apollonia,
il Beato Galeazzo Malatesta e vari santi
intercedono in favore di Galeazzo Lavezzari alla presenza di Dio Padre, Gesù e
la Vergine e due Santi non
riconoscibili a causa del cattivo stato di conservazione; nel registro
superiore, concluso da una fascia con putti, tre tondi incorniciano Sant’Abbondio, Sant’Ambrogio e San Nicola.
L’arco adiacente
ospita Sant’Antonio abate sul
piedritto della prima campata, una Madonna
del latte sul sottarco e una Santa
martire sul piedritto della seconda campata; la parete di questa campata è ornata da un riquadro raffigurante i Santi Sebastiano, Rocco e Marta.
Questi primi affreschi furono realizzati
da Bartolomeo De Benzi tra il 1500 e il 1504 (sempre nell’ambito della
ristrutturazione voluta dal Lavezzari), così come la pala d’altare del
presbiterio. Si tratta di un
polittico, datato 2 dicembre 1500, nei cui scomparti sono rappresentati la Madonna Assunta con il committente e i suoi
figli in quello centrale, coppie di Santi
(Paolo e Pietro, Gerolamo e Antonio abate, Domenico e Francesco, Rocco e
Sebastiano) in quelli laterali, e un’Annunciazione
con Cristo in trono tra i santi Caterina
d’Alessandria e Giovanni Battista nella cimasa.
Rimanendo nell’area presbiterale, altri
affreschi appartengono ad un ciclo più antico: si notano una Trinità sulla parete destra e una Teoria di santi divisa su due registri che,
partendo dalla parete sinistra, doveva estendersi anche sulla parete di fondo (su
cui rimangono solo dei lacerti).
L’arco trionfale è
occupato da un’Annunciazione, di cui
è sopravvissuto solo l’Angelo.
La parete sinistra dell’aula
(nella seconda campata) ospita un’altra Teoria
di Santi.
Gli ultimi affreschi citati (della
parete sinistra, dell’arco di trionfo e del presbiterio) sono più antichi
rispetto a quelli del De Benzi: furono infatti eseguiti da un artista ignoto
tra il 1287 e il 1312; si può essere abbastanza sicuri sulla datazione perché
si conosce il nome del committente del ciclo: il canonico Goffredo che
risiedeva in quegli anni a Nesso.
Santa Maria di Vico è un monumento
fondamentale per la conoscenza della pittura a cavallo tra i secoli XIII e XV
nell’area del Triangolo Lariano.
Bibliografia
v. longoni, Immagini della devozione nel Triangolo
Lariano, Canzo, 2000
c. meroni, Antichi edifici religiosi del Triangolo
Lariano, Varese, 2011
Accessibilità
Si