Frazione/Località
San Giovanni
Origine
Medievale.
Probabilmente l’edificio primitivo, precedente all’attuale
costruzione, risaliva al X secolo; di esso non esiste più alcuna traccia. La
nuova chiesa fu costruita in più fasi tra la fine del Cinquecento ed il
Seicento; un restauro ed un ulteriore ampliamento sono documentati verso la
fine del XVIII secolo, quando raggiunse le dimensioni che mantiene ancora oggi.
Descrizione esterna
La facciata, di gusto tipicamente barocco e recentemente restaurata, è
tripartita in senso verticale, suddivisa in due fasce distinte orizzontalmente
e caratterizzata alla sommità da un timpano curvilineo. I tre portali di
accesso sono ornati da elementi architettonici; i due laterali sono sormontati
da finte finestre, mentre nella parte centrale un rosone murato è decorato da
una conchiglia. Altri elementi facenti parte della decorazione della facciata
sono le lesene ed i semicapitelli corinzi.
Lungo il fianco
sinistro della chiesa si innalza la torre campanaria.
Descrizione interna
La chiesa è formata da un’unica navata in cui si aprono quattro
cappelle laterali, due per lato, e su cui si innesta il presbiterio.
La prima cappella a destra ospita una statua lignea secentesca della Vergine Assunta e le reliquie di San
Primo, il cui simulacro è all’interno di una teca con elementi decorativi in
bronzo dorato.
Proseguendo lungo lo stesso lato, si incontra la seconda cappella ornata da un
affresco realizzato nella seconda metà del XVI secolo da un autore ignoto,
raffigurante la Madonna in trono con Bambino, san Giovannino e
angeli. (3) Poco
più avanti, all’altezza del presbiterio, si può notare la statua di San Giovanni Battista, realizzata nel
1974 da Giovanni Tavani in marmo di Carrara.
Il presbiterio è caratterizzato dall’altare maggiore ornato da un’ancona in
legno dorato con il Cristo risorto ed
altre statue, opera dell’intagliatore Giovanni Albiolo di Bellagio. Sulle
pareti sono state collocate di recente due tele secentesche anonime: San Giovannino a destra e la Decollazione del Battista a sinistra.
Dalla parte opposta rispetto alla scultura del Tavani, ne è situata un’altra
più antica: un’Immacolata del XVII
secolo in marmo che è stata attribuita a Ercole Ferrata di Pellio d’Intelvi; tale
opera fu donata alla chiesa di San Giovanni dalla contessa Melzi d’Eryl alla
fine dell’Ottocento.
Procedendo lungo la parete sinistra si può osservare la cappella che conserva
al suo interno una pala d’altare su cui sono rappresentati Cristo risorto e Santi, opera del 1530 attribuita a Gaudenzio
Ferrari, dono della famiglia Frizioni. Accanto ad essa sono poste altre due
tele di autore ignoto: la Vergine e Gesù coronato di spine.
L’altra cappella di sinistra è dotata di un pregevole altare marmoreo e di una
tela con un Santo inginocchiato
davanti al Crocifisso.
Parte della controfacciata, su cui è collocato l’organo, presenta il Battesimo di Cristo affrescato.
La volta della navata è decorata da dipinti raffiguranti quattro episodi della Vita di Giovanni Battista, la Trasfigurazione
e gli Evangelisti.
Bibliografia
c. meroni, Antichi edifici religiosi del Triangolo
Lariano, Varese, 2011
Accessibilità
Sì.