Frazione/Località
Crevenna
Origine
Medievale.
Non si conosce l’esatta epoca di costruzione. La chiesa primitiva, romanica, era formata da
un’aula a navata unica, conclusa da due absidi (non più esistenti); entrambe
possedevano un altare: uno dedicato a san Giorgio, l’altro a san Sisinio
(originario della Cappadocia, fu inviato da sant’Ambrogio, insieme a Martirio
ed Alessandro ad evangelizzare la Val di Non dove vennero uccisi dai pagani).
Ha subito modifiche e ricostruzioni nel corso dei secoli che ne hanno alterato
l’aspetto originario.
Ebbe la funzione di chiesa parrocchiale
fino al 1574, anno della visita di san Carlo Borromeo che decise di trasferire
il beneficio parrocchiale all’altro edificio religioso di Crevenna, di maggiori
dimensioni e situato in un luogo più centrale: Santa Maria Maddalena.
Descrizione esterna
L’oratorio sorge fuori dal centro abitato di Crevenna. A partire dal
1810, intorno ad esso fu costruito il cimitero.
Nel 1975, in
seguito a lavori di restauro, le pareti esterne furono riportate al loro
aspetto originario, a pietre a vista, in quanto l’intonaco che le ricopriva
venne rimosso. La facciata presenta un portale decorato alla sommità da un
motivo a volute e affiancato da due piccole finestre; la parte superiore della
fronte è caratterizzata da una lunetta e da un timpano.
Lungo il fianco
sinistro dell’edificio rimangono solo alcune tracce delle fondamenta del campanile
romanico con feritoie, monofore e bifore, demolito all’inizio del XIX secolo.
Descrizione interna
L’interno della chiesa, ad unica navata e con il presbiterio dal quale
a sinistra si accede alla sacrestia, è povero di decorazioni.
Sulla volta a crociera dell’area presbiterale è conservato un riquadro
affrescato, probabilmente del XVIII secolo, raffigurante un angelo che sostiene
una corona accompagnato da due putti alati.
Un affresco, databile alla fine del Trecento, che rappresenta la Madonna in trono con Bambino, è stato
riutilizzato come pala d’altare: il volto della Vergine fu ritoccato alla metà
del XVIII secolo dai fratelli luganesi Giuseppe Antonio e Giovanni Antonio
Torricelli, artisti attivi a Caslino d’Erba nella decorazione delle cappelle
della Via Crucis che circondano San
Gregorio.
Bibliografia
f. isacchi,
Le chiese di Erba, in «Quaderni
Erbesi», V, Como, 1982
v. longoni, Immagini della devozione nel Triangolo
Lariano, Canzo, 2000
c. meroni,
Antichi edifici religiosi del Triangolo
Lariano, Varese, 2011
Accessibilità
Altro.