Frazione/Località
Ghisallo
Origine
Medievale.
Non si è a conoscenza dell’esatta origine di questo edificio
religioso; il primo documento che attesta l’esistenza di una località situata
tra Civenna e Magreglio e denominata “Ghisallo” è un atto notarile datato 1135,
nel quale però non viene citata una chiesa.
L’origine
medievale, testimoniata dal campanile, è stata tramandata da una leggenda
risalente a quell’epoca. Tale leggenda narra che un nobile, il conte Ghisallo,
fu assalito da un gruppo di briganti mentre valicava il passo; si rifugiò in
una piccola cappella situata lungo la strada e fece un voto alla Madonna: se
fosse sopravvissuto le avrebbe dedicato un santuario.
La struttura
attuale risale al 1623, mentre il portico antistante alla fine del XVII secolo.
Il 13 ottobre
1949, con un breve pontificio, papa Pio XII nominò la Madonna del Ghisallo
patrona dei ciclisti.
Descrizione esterna
La facciata è preceduta da un portico, sul fronte del quale sono stati
posti tre mosaici di fattura recente; quello centrale riproduce l’affresco
conservato all’interno del santuario. Lungo il fianco sinistro si notano il
locale della sacrestia, che fuoriesce dal corpo principale, e il campanile.
Il piazzale
antistante ospita dei cippi con i busti di Bartali e Coppi, mentre quello
laterale il Monumento al ciclista,
opera in bronzo di Elio Ponti del 1973.
Sulla terrazza
affacciata sul lago è nato, non molti anni fa, il Museo del Ciclismo che
raccoglie svariati cimeli dei campioni di questo sport e non solo.
Descrizione interna
L’interno è ad unica navata, divisa dal presbiterio rettangolare da
una cancellata in ferro battuto.
Da segnalare, sulle pareti dell’aula le biciclette e le maglie dei campioni del
ciclismo, oltre alle insegne delle Società Sportive e delle Federazioni
Ciclistiche; al centro, invece, è stata collocata (nel 1949) una fiaccola
(accesa e benedetta dal papa l’anno precedente), opera dello scultore Carmelo
Cappello.
Nel presbiterio sono ancora conservate alcune testimonianze della chiesa
precedente: l’ancona marmorea e l’affresco che racchiude. Esso, raffigurante una
Madonna del latte databile alla metà
del XVI secolo e realizzato da un artista anonimo, fu staccato e riportato su
tela nel 1950.
Bibliografia
g. mauri, Ciclismo primo amore: il Ghisallo, il
Santuario e… la sua storia, Albese con Cassano, 1989
c. meroni, Antichi edifici religiosi del Triangolo
Lariano, Varese, 2011
a. mosconi, Magreglio e la
Madonna del Ghisallo, Bergamo, 1965
Accessibilità
Si