Origine
Fu
costruito in seguito alla richiesta di Giovanni Maria Sormani, contenuta nel
suo testamento del 1721. Forse fu eretto sul luogo dove, in precedenza, sorgeva
una cappella secentesca: il paliotto d’altare, infatti, reca la data 1668.
Descrizione esterna
La struttura dell’edificio si presenta abbastanza singolare, come è
possibile notare già dall’esterno.
La facciata, con
portale sormontato da un affresco di fattura recente raffigurante Cristo porta croce, è in parte celata da
un portico: sopra di esso si nota la presenza di un locale destinato ai
confratelli della Buona Morte, ordine esistente a Sormano già dal 1552.
Lungo il fianco
destro della chiesa si trova il piccolo lavatoio da cui deriva la definizione
di “oratorio del lavello” (o “dell’avello”).
Particolare
risulta essere anche il campaniletto a vela tripartito.
Descrizione interna
La piccola aula rettangolare ha un’unica campata, sulla quale si
innesta il presbiterio di dimensioni minori.
La zona più interessante è sicuramente l’area presbiterale: in essa, infatti,
vi è conservato l’altare, caratterizzato dall’ancona lignea policroma che
racchiude un Crocifisso, anch’esso in
legno, che veniva portato in processione; inoltre si può notare il paliotto in
scagliola che rappresenta la Morte.
A sinistra dell’aula alcuni gradini conducono alla parte superiore della
chiesa, il locale già citato posto sopra il portico che serviva alla confraternita
della Buona Morte. Sulla volta di questa tribuna è raffigurata l’Assunzione della Vergine, probabilmente
settecentesca, ma di datazione incerta a causa delle ridipinture moderne.
Bibliografia
c. gianola, La
Vallassina: memorie
civili e sacre, Milano, 1898
e. mattavelli, Sormano. La sua storia, Cinisello
Balsamo, 1993
v. longoni, Immagini della devozione nel Triangolo
Lariano, Canzo, 2000
Accessibilità
Altro