Origine
Medievale.
In origine dedicata alla Vergine, la chiesa faceva parte di un
monastero francescano fondato a Canzo nel medioevo, si presume durante il
Trecento. Nei secoli seguenti subì modifiche ed ampliamenti, soprattutto nel
corso del Settecento quando fu costruita l’attuale facciata. In un anno
imprecisato cambiò la dedicazione: a San Miro, compatrono di Canzo, e San
Francesco, per l’ordine che aveva fondato il cenobio.
Alla fine del
XVIII secolo, il convento fu soppresso e la chiesa venne utilizzata in un primo
momento dalla confraternita del Santissimo Sacramento, poi trasformata in
ospedale, casa di riposo e magazzino durante l’ultima guerra mondiale. In anni
recenti è stata ripristinata, riadibita alla primitiva funzione e riarredata
con elementi non appartenenti alla struttura originaria.
Descrizione esterna
La facciata, ripartita da lesene, è caratterizzata da un portale con
il timpano spezzato che reca lo stemma dei Francescani, da una finestra
sagomata e dal timpano alla sommità. Al termine del fianco sinistro si eleva la
torre campanaria.
Descrizione interna
L’interno è formato da un’aula ad unica navata, sulla quale si aprono
quattro cappelle laterali, e dal presbiterio.
La prima cappella a destra presenta la statua di San Francesco, mentre la seconda il Crocifisso e l’Addolorata.
L’area presbiterale ospita sulle pareti laterali due tele secentesche
raffiguranti il Transito di sant’Antonio
da Padova (a destra) e il Miracolo
della gamba risanata (sinistra), mentre l’abside una pala coeva con la Crocifissione tra santi.
Tornando
nell’aula si incontrano le restanti cappelle: quella più vicino al presbiterio con una statua
dell’Immacolata, l’altra con il simulacro di San Miro, eremita francescano nato a Canzo nel 1336 e una tela
secentesca con Sant’Antonio da Padova.
La volta della navata fu affrescata nel corso del Settecento: il Sogno di san Francesco decora la prima
campata, la Gloria dei santi Miro e
Francesco la seconda.
Gli altari delle
cappelle laterali e dell’altare maggiore sono dotati di paliotti in scagliola.
Bibliografia
i. bettin, Il convento dei Santi Francesco e Miro a
Canzo
Accessibilità
Si.