Origine
XVI
secolo.
Il primo edificio, di cui non rimane più alcuna traccia, sembrerebbe
risalire, secondo la tradizione, al Cinquecento; esso fu completamente ricostruito
nella seconda metà del XVIII secolo.
Descrizione esterna
La primitiva chiesa parrocchiale sorge nella parte bassa del paese,
vicino al lago; per questo motivo nel corso del XX secolo fu abbandonata ed il
beneficio di parrocchia passò ad una chiesa inaugurata nel 1967 che si trova in
una posizione più centrale.
La semplice
facciata è divisa in due ordini e sormontata da un timpano; il campanile si
trova sulla destra ed è staccato dalla struttura principale.
Descrizione interna
L’interno è a navata unica, coperta da due cupole, con due cappelle
laterali ed il presbiterio, affiancato da due bracci. I dipinti murali presenti
risalgono all’Ottocento.
Sulla parete destra della prima campata è appesa una tela raffigurante San Sebastiano, mentre su quella di
fronte Cristo porta croce che appare ad
una santa.
Proseguendo si incontra la cappella della Madonna del Rosario con relativa
statua, da cui si accede al braccio destro del presbiterio che ospita una tela con la Madonna con Bambino e sant’Antonio abate.
Il presbiterio ha un altare marmoreo con le statue dei santi titolari, Epimaco
e Gordiano, santi insoliti nella zona, ma il cui culto è diffuso in Germania e
nel sud Italia. I due, un soldato ed un patrizio, vissero all’epoca dei Romani:
furono martirizzati in quanto si convertirono al Cristianesimo.
Tornando
nell’aula, l’altare della cappella di sinistra era ornato da una tela raffigurante la Madonna con il Bambino ed i santi Epimaco e
Gordiano, ora conservata presso la nuova parrocchiale insieme ad altre tele
della vecchia chiesa (la Deposizione di
Cristo di ambito procacciniano, la Visitazione
che richiama lo stile del Moncalvo e l’Adorazione
dei pastori).
Infine, sulla controfacciata è collocato l’organo, dichiarato monumento nazionale.
Bibliografia
p. mÜller, Da Nesso a Blevio, Como, 1968
Accessibilità
Altro.