Origine
Sconosciuta.
Fu citata per la prima volta negli atti della visita pastorale del
vescovo Carlo Borromeo a Civenna; la sua origine, però, è sicuramente più
antica.
Alla metà del
Seicento si rese necessaria la sua ricostruzione per le cattive condizioni nelle
quali versava; essa durò per alcuni anni e si concluse nel 1728, anno in cui fu
ultimata la facciata. Il nuovo edificio è quello che esiste ancora oggi,
nonostante siano state apportate alcune modifiche.
Descrizione esterna
La chiesa è collocata in posizione sopraelevata rispetto al piano
stradale; vi si accede, infatti, tramite una doppia rampa di scale: la prima
che conduce al piccolo sagrato, la seconda che permette l’accesso diretto
all’edificio.
La facciata è
divisa in due ordini, sormontati da un timpano; nella fascia inferiore si nota
il portale preceduto da un breve pronao con colonne e timpano con arco a sesto
ribassato. A sinistra si nota un corpo curvilineo: all’interno si trova la
cappella dedicata alla Madonna di Lourdes.
Lungo il fianco
sinistro si innalza la torre campanaria.
Descrizione interna
L’interno presenta un’aula ad unica navata, il presbiterio e sei
cappelle laterali (tre per lato).
La prima cappella a destra, con decorazione a stucco, ospita sopra l’altare una
statua di Sant’Antonio da Padova e
sulle pareti laterali due ovali con scene della vita del santo: il Miracolo della mula, a sinistra, e il Miracolo della gamba risanata, a destra.
Proseguendo, la seconda cappella reca sull’altare con paliotto di scagliola un Crocifisso del XIX secolo e due tele
secentesche raffiguranti Sant’Agata con
un santo abate e i Santi Materno,
Narbore, Felice e Carlo Borromeo. Nella terza, invece, l’altare (anche questo con
paliotto in scagliola) è ornato da una tela coeva alle precedenti con San Carlo Borromeo; le pareti presentano
elementi in stucco: le statue di San
Giuseppe con il Bambino e San
Giovanni Battista e i tondi in bassorilievo sul sottarco con i busti dei
santi titolari.
Appeso al sottarco di passaggio tra aula e presbiterio è l’elemento più antico
conservato nella chiesa parrocchiale di Civenna: un Crocifisso ligneo, databile al XV secolo, particolare nella sua
iconografia (Gesù è infatti ritratto vestito con una tunica); fu trasportato
qui dalla sacrestia del santuario della Madonna di Sommaguggio. Le pareti dell’abside, con coro ligneo del XVII
secolo, furono affrescate nel 1964 da Mario Cornali: da sinistra verso destra
si riconoscono l’Annunciazione, l’Annuncio ai pastori, Gesù nell’orto degli ulivi e l’Annuncio della Resurrezione alle pie donne.
Tornando
nell’aula, tra il presbiterio e la terza cappella a sinistra è collocato un pulpito ligneo
risalente al Seicento, epoca a cui sono databili anche l’altare in stucco con angeli e la relativa pala (Addolorata) dell’attigua cappella.
Nella seconda cappella sinistra sono conservati un confessionale ligneo del
XVII secolo e una statua dell’Assunta
datata 1735; anche questa scultura in origine si trovava nel santuario di
Sommaguggio.
La prima cappella infine è stata adibita a battistero ed è caratterizzata dagli
affreschi, dalla tela e dal fonte battesimale di epoca recente.
Bibliografia
e. mattavelli, Civenna ieri e oggi, Cisano Bergamasco,
1993
Accessibilità
Sì.