Manufatto:
castello
Localizzazione:
via del
Castello, sull'altura che domina Torno
Datazione:
X-XI secolo
Interpretazione:
castello
Descrizione:
Muraglione in pietra con feritoie, elemento
superstite di castello.
Il muro è datato al X-XI secolo sulla
base delle osservazioni effettuate in occasione del Censimento dei
Castelli della Lombardia,pubblicato nel 1991 da Regione
Lombardia (Settore Cultura e Informazione – Servizio Musei e Beni
Culturali) a cura di F.Conti, V. Hybsch, A.Vincenti dell'Istituto Italiano
dei Castelli.
Per quanto riguarda la struttura del
castello, oltre al muro e al toponimo che ancora sopravvive, gli studiosi
ricordano che il castello, “forse di origine altomedievale”, risulta spesso
citato nelle cronache tra il XII e il XVI secolo.
La stesso muro viene datato al XIII-XIV
secolo dagli studiosi dell'Istituto per la Storia dell'Arte Lombarda nel
loro contributo del 2002 dedicato a Torno: nel testo lo ricollegano alle
fortificazioni di cui il borgo di Torno dovette dotarsi per difendersi in
particolare da Como.
Il castello andò poi distrutto, come
tutto il borgo, l'11 giugno 1522 ad opera di Como sforzesca e filospagnola, al
contrario di Torno che era filofrancese: il comasco Benedetto Giovio
(1471-1545) a questo proposito ricorda a circa vent'anni dall'evento (1540) che
a Torno andarono “[...] in fiamme tutte le case [...] le chiese,
ricche di quadri a oro e di organi, furono messe a nudo e profanate [...]. Poi
fu fatto rovinare il molo dai guastatori e radere al suolo i palagi [...]. Il
popolo fu dato al bando e le sostanze al fisco [...]”.
Mentre Torno veniva raso al suolo, gli
abitanti di Moltrasio, borgo collocato sulla riva opposta del lago, alleati di
Como si misero a suonare “le campane di festa
per la solennità di S.Barnaba, onde
furon dall’hor in poi dai Tornaschi odiati, sotto pretesto che tal sonare si
facesse per allegrezza dell’incendio della nemica terra” (Francesco
Ballarini, Compendio delle croniche della città di Como, Como 1619).
Nel XVII secolo del castello, come delle
altre antiche fortificazioni del borgo, non doveva esserci più grande traccia se nel 1628 i Maestri
delle entrate straordinarie dello Stato di Milano, in una loro descrizione
di Torno, segnalano che il borgo «[...] non ha muraglia, fossa, bastione,
ferragli, rocha, fortezza [...]»: il testo, ripreso da un saggio di Paolo
Grillo nel 1995, è forse in questo senso indicativo, anche se lo studioso segnala
che i Maestri “[...] forse esagerando a bella posta [...] iniziano [...]
fornendo un quadro desolante del borgo”.
Ad oggi non risultano essere state
effettuate indagini sull'alzato murario residuo, né saggi di scavo alla sua
base.
A ricordo degli eventi dell' 11 giugno
1522, che portarono alla distruzione di Torno ed anche del suo castello, da
alcuni anni viene organizzata, congiuntamente dai Comuni di Torno e Moltrasio,
la manifestazione dal titolo “1522”; si tratta di un evento molto articolato
(conferenze, convegno, visite guidate ecc.), che consente ai due paesi
rivieraschi di rafforzare i legami che
oggi li uniscono, dopo le rivalità del passato.
Bibliografia
e sitografia essenziale (a
cui si rimanda per bibliografia e sitografia precedente)
AA.VV., Il Triangolo Lariano, a cura di Istituto
per la Storia dell’Arte Lombarda, Como 2002, p. 215.
AA.VV., Torri, Rocche, Fortezze e
Castelli nel Triangolo Lariano, a cura di Associazione Appuntamenti
Musicali nel Triangolo Lariano (DVD con immagini e schede), Como
2008.
AA.VV., Torri e Castelli del
Triangolo Lariano (carta itineraria), Como 2009.
Conti F., Hybsch V., Vincenti A., I castelli della Lombardia, Province di Como, Sondrio, Varese,
Novara 1991, p. 103.
Grillo P., Le strutture di un borgo
medievale. Torno, centro manifatturiero nella Lombardia viscontea, Firenze
1995, p. 19.