Manufatto:
borgo
fortificato di Villincino
Localizzazione:
piazza Torre 2,
4, 6; piazza Prina 5, contrada Villincino
Datazione:
XIII-XIV secolo
Interpretazione:
borgo fortificato medievale
Descrizione:
Borgo fortificato circondato da mura in pietra e
dotato di due accessi a torre posti agli estremi.
L'ingresso a nord, restaurato nella seconda metà del
XX secolo, presenta una bella muratura in pietra ed un arco a tutto sesto
realizzato con conci squadrati; l'ingresso a sud presenta, sopra l'arco di
accesso, una bifora con archi a sesto acuto intervallati da una colonnina in
marmo bianco con capitello fogliato, il tutto inquadrato da un arco a tutto
sesto sorretto da colonnine con capitelli fitomorfi datati alla metà del XIV
secolo.
In epoca medievale il borgo fu la residenza fortificata della famiglia
Carpani, alleata dei Visconti di Milano, ed è a partire da questa fase
cronologica che vengono datati i complessi architettonici quali Casa Busti Carpani (piazza Torre 2), il
cosiddetto Stallazzo di Villincino (piazza Torre 4), fabbricato adibito
a residenza e dotato di un'apposita area
dove venivano alloggiati cavalli e muli
(stallaggio o appunto stallazzo) e il palazzo Casa
Carpani (piazza Prina 5).
A testimonianza della presenza delle famiglia dei Carpani si ricorda che
nel 1940, in occasione di alcuni interventi di restauro in un appartamento
ricavato all'interno di un edificio dell'antico borgo, è stato rinvenuto un
affresco, datato al XIV secolo, che rappresenta due dame che reggono lo stemma
della famiglia: un albero di carpino davanti ad una torre bianca.
Dopo un periodo di abbandono nel corso del XIV secolo, il borgo divenne
nel Cinquecento sede di religiosi che non solo sistemarono molti degli edifici
costruiti precedentemente, ma rivitalizzarono il borgo nel suo insieme intorno
alla chiesa di S.Maria Nascente, che nel 1574 per volontà di Carlo Borromeo,
arcivescovo di Milano, divenne chiesa prepositurale, titolatura fino a quel
momento attribuita alla Chiesa di S.Eufemia di Incino.
Nel XVII e XVIII secolo il sito di Villincino fu feudo della famiglia
Archinti, quindi nel secolo successivo passò a diverse famiglie: i Casati, i
Guezati e i Rivolta.
Nel 2006, nell'ambito del progetto Lombardia Beni
Culturali (portale unificato del patrimonio culturale lombardo a cura di Regione
Lombardia e Università degli Studi di Pavia),
sono state realizzate una serie di schede dedicate ai principali edifici di
Villincino con l'indicazione dei vincoli
ministeriali posti a loro tutela.
A cura di Michela Catalano sono state realizzate
schede dedicate agli edifici, tutti privati, più significativi dell'antico
borgo: Casa Busti Carpani (piazza Torre 2), Stallazzo di
Villincino (piazza Torre 4), Rustico Casa Rivolta (piazza Torre
6), Casa Carpani (piazza Prina 5): alcune di queste schede sono state
revisionate e aggiornate nel 2009 a cura di Maria Galli.
Ad oggi non risultano
essere state effettuate indagini sugli alzati murari superstiti del borgo,
né saggi di scavo a ridosso dei suoi
edifici.
Bibliografia
e sitografia essenziale (a cui si
rimanda per bibliografia e sitografia precedente)
AA.VV., Il Triangolo Lariano, a cura di Istituto
per la Storia dell'Arte Lombarda, Como 2002, p. 112.
AA.VV., Torri, Rocche, Fortezze e Castelli nel
Triangolo Lariano, a cura di Associazione Appuntamenti Musicali nel
Triangolo Lariano (DVD con immagini e schede), Como 2008.
AA.VV., Torri e Castelli del Triangolo Lariano
(carta itineraria), Como 2009.
Conti F., Hybsch V., Vincenti A., I castelli della Lombardia, Province di Como, Sondrio, Varese,
Novara 1991, p. 71.
Isacchi F., Castelli e rocche medioevali nel Pian
d’Erba, in Quaderni Erbesi, IV (1982), pp. 21-27.
www.lombardiabeniculturali.it (nel
sito si trovano le schede con riferimenti al vincolo ministeriale).