Eugenio di Beauharnais, figliastro di Napoleone Bonaparte e da lui nominato Vicerè d'Italia, amava molto soggiornare presso la sua residenza estiva in riva al lago di Pusiano, l'attuale Palazzo Carpani-Beauharnais.Durante il periodo del suo viceregno, nel 1810 il Principe aveva acquistato l'ampio pianoro che si allarga sui contrafforti del Monte Bolettone - oggi chiamato appunto "Alpe del Vicerè" - per farvi costruire un grande fabbricato per il soggiorno estivo dei suoi famosi e preziosi cavalli.In seguito, dopo alterne vicende, la zona passò in proprietà al Conte Turati (Alpe Turati) e divenne poi un alpeggio per la "carica" del pascolo stagionale, mentre la struttura venne trasformata in albergo per villeggianti, (Albergo la "Salute"). Negli anni Trenta, per la salubrità dell'aria e per la posizione di questi luoghi, nelle immediate vicinanze era stato costruito un Campeggio dell'Opera Nazionale Balilla, che poi fu trasformato in un grande villaggio alpino.Durante le fasi più cruciali della seconda Guerra mondiale, qui alloggiarono l'Accademia Navale, l'Accademia Aeronautica e le "SS" italiane; il villaggio venne successivamente distrutto da un bombardamento aereo degli Angli-americani nel febbraio-marzo del 1945.
Tutta l'area riveste una eccezionale impresa paleontologica, dovuta all'affioramento di una successione rocciosa di età giurassica inferiore (180 - 200 milioni di anni fa), caratterizzata da una notevole ricchezza di Ammoniti (Molluschi Cefalopodi marini fossili).Oltre all'interesse paleontologico, questa zona è anche peculiare per la sua morfologia carsica: le rocce calcaree del substrato sono infatti interessate da fenomeni di tipo carsico , determinati dall'azione corrosiva delle acque piovane rese "aggressive" dalla presenza di anidride carbonica disciolta, con formazione di cavità, grotte e voragini.Il complesso "Alpe del Vicerè - Buco del Piombo" è uno dei più interessanti dal punto di vista speleologico di tutta la Lombardia.Oggi il comune di Albavilla, dopo un paziente recupero aziendale , ha attrezzato l'area con alcune strutture ricrative per i gitanti che nel periodo estivo vanno in cerca di qualche ora di relax a contatto con la natura, trasformandola in un piccolo parco che dispone di parcheggi, barbecue in pietra, tavoli e panchine in legno; la vicina presenza poi di ristoranti tipici e rifugi alpini,soddisfa le aspettative dei più esigenti e degli appassionati di trekking.Chi si ferma all'Alpe del Vicerè per una giornata rilassante, può raggiungere la vicina chiesetta di S.Rita, dove sono allestiti alcuni pannelli didattici sulla flora, sulla fauna e sulla storia della zona.
Come si raggiunge
L'alpe del Vicerè (903m) è comodamente raggiungibile da Albavilla con una strada carrozzabile.Per informazioni su eventuali chiusure al traffico e bus navetta rivolgersi al Comune di Albavilla (tel.031 626 472)
Possibili varianti
L'Alpe del Vicerè è una base ideale per molte escursioni lungo la "Dorsale del Triangolo Lariano". Seguendo i diversi sentieri, indicati da appositi segnavia numerati, si possono raggiungere:
- la Baita Patrizi (943 m; ore 1), mediante un comodo sentiero nel bosco;
- la Capanna Mara (1125 m; ore 1), con una strada forestale di ampio respiro paesaggistico;
- il Rifugio Bolettone (1310 m; ore 1,15), con un sentiero di grande interesse panoramico;
- il Rifugio Riella (1275 m; ore 1,45), un itinerario di interesse floristico e panoramico;
- il Buco del Piombo (695 m; ore 1), per gli appassionati di speleologia e palenteologia.
Escursioni
Albavilla - Alpe del Vicerè
Il percorso si sviluppa lungo un tracciato di 4 km per circa 500 m di dislivello circa. Si parte dal centro di Albavilla, più precisamente da Piazza Roma e si prosegue attraverso via Mentana e Crotto Roma raggiungendo la Via dei Monti da dove all'altezza del civico 26 (Casa e Crotto dei Chichinela) si svolta a destra e si imbocca una strada cementata che sale nel bosco. In poco tempo si giunge alla Cascina Moscatello, da lì si prende il piccolo sentiero che parte ai piedi di essa. Si percorre un breve tratto in piano e poi risalendo alcuni scalini a fianco di un muro in cemento, recinzione di una villa, si giunge ad un bivio. Bisogna il sentiero che scende a destra e che, costeggiando le recinzioni delle ville presenti nella parte alta della via Ai Crotti, conduce alla Madonnina e al Sassone di Ferrera, esi prodegue diritti. Da qui il sentiero diviene estremamente impegnativo; si alternano lunghi tratti in cui la pendenza è veramente molto elevata a brevi tratti di modesta pendenza. Dopo circa un’ora di cammino si giunge ad una grande casetta costruita sopra un albero. Da questo punto, dopo pochi passi, si raggiunge l’edificio, ormai completamente dismessodell’albergo “La Salute”. Si ignora il sentiero che scende a destra in direzione Buco del Piombo e si prosegue diritti. Poco prima di immettersi sulla strada asfaltata cha da Albavilla sale all’Alpe del Viceré, si prende il sentiero sulla destra e dopo pochi minuti si arriva ad un bivio; il sentiero sulla sinistra raggiunge velocemente dinnanzi alla piazzola dell’elicottero all’ingresso dell’Alpe, se invece si prosegue diritti si sbuca sulla strada asfaltata che dall’ingresso dell’Alpe conduce al bar ristorante“Campeggio”.